Giochi da tavolo in famiglia e con gli amici
05 ottobre 2025

Ho letto con piacere un breve articolo di Wired dedicato al crescente successo dei giochi da tavolo.
Sono tra i miei hobby preferiti, e in famiglia ci giochiamo spesso: è un modo genuino per stare insieme, ridere e discutere senza schermi di mezzo. Ogni partita diventa una scusa perfetta per rallentare e condividere un po’ di tempo vero.
Di solito cerco giochi “intelligenti” e stimolanti — quelli che richiedono una accurata delle
azioni, una buona dose di nel breve periodo e di sul lungo
termine. Mi piacciono i titoli che offrono scelte significative e impattanti, dove ogni decisione lascia un segno reale
sull’esito della partita e non tutto è affidato al caso.
Sono i cosiddetti giochi “”, in contrapposizione agli “”
che si affidano più spesso ai dadi e puntano sul racconto o sull’imprevedibilità.
Prediligo titoli di peso medio, con regolamenti corposi e meccaniche complesse ma appaganti. Un buon gioco, secondo me, deve
essere bilanciato — il giusto compromesso tra evasione, divertimento e impegno. Non deve essere banale, ma neppure richiedere una
laurea.
Parliamo comunque, anche nelle occasioni più leggere in cui optiamo per titoli meno “profondi”, di esperienze lontane dal buon vecchio con cui giocavo da piccolo. Oggi preferisco serate in cui il piacere del gioco si unisce alla compagnia: tra battute, risate e quella piacevole concentrazione che nasce dal riflettere sulla prossima mossa, valutare le opzioni e intuire le intenzioni degli altri. Magari con un buon tè verde fumante accanto, mentre il mondo fuori sembra sparire e tutta l’attenzione si concentra su un tavolo con un foglio di cartone e dei segnalini di legno.