Sanae Takaichi, prima premier donna del Giappone
21 ottobre 2025

Il ha eletto per la prima volta una donna alla guida del governo: Sanae Takaichi, esponente di lungo corso del Partito Liberal Democratico, è diventata la nuova premier dopo la vittoria interna al partito e la successiva nomina parlamentare. Figura simbolo del fronte conservatore, Takaichi ha più volte espresso posizioni rigide su difesa, valori tradizionali e ruolo nazionale, incarnando quella tendenza globale che vede molti Paesi orientarsi verso governi più chiusi e identitari.
Dall’America all’Europa, fino all’Asia, il vento politico sembra soffiare nella stessa direzione: una crescente ricerca di protezione, sicurezza e controllo. È comprensibile, in tempi incerti, desiderare stabilità. Ma questa tendenza rischia di trasformarsi in isolamento, riducendo il dialogo e la cooperazione internazionale.
Personalmente, credo che una certa forma di disciplina e di valori radicati sia essenziale per la tenuta di una società. Le tradizioni, quando non diventano gabbie, offrono continuità e identità; sono ciò che permette a una comunità di riconoscersi nel tempo. Allo stesso modo, il progresso – anche quello sociale – è necessario per evitare che quella stessa struttura si irrigidisca e perda contatto con la realtà.
Il problema è che oggi i due poli sembrano allontanarsi sempre di più, incapaci di dialogare. Da un lato chi difende il passato come se fosse un bastione da fortificare, dall’altro chi rincorre il cambiamento come se fosse un fine in sé. E in mezzo, sempre meno spazio per chi vorrebbe più equilibrio.
L’elezione di Takaichi rappresenta un passo storico per il Giappone, ma anche il riflesso di un mondo che fatica a trovare una sintesi tra radici e trasformazione — e che, a forza di contrapporsi, rischia di dividersi per davvero.